Successione immobili: tutto quello che c’è da sapere

Secondo le ultime statistiche, nel nostro Paese oltre il 70% degli immobili è di proprietà. La casa è il bene per antonomasia e, come tale, uno dei maggiori beni ereditari. In questo articolo, quindi, cerchiamo di fornire risposta alle domande più comuni in tema di successione immobili.
Innanzitutto, il diritto alla successione si verifica in seguito al decesso del titolare di un immobile. In mancanza di testamento, l’art.536 del Codice Civile prevede che le persone legittimate alla successione ereditaria sono: i figli legittimi, gli ascendenti legittimi, i figli naturali e il coniuge. Senza la presenza di nessun parente rimasto in vita, l’immobile passerà direttamente allo Stato.

Le fasi della successione immobili

L’accettazione dell’eredità è un processo che si compone di diverse fasi, ognuna delle quali è cruciale per definire i diritti e le responsabilità degli eredi.

Dopo la morte del titolare, gli eredi vengono informati e, solo dopo aver visionato l’eventuale testamento e valutato la sua situazione patrimoniale, potranno decidere se accettare o meno l’eredità.

Gli eredi hanno la possibilità di accettare l’eredità in due modi: puramente e semplicemente, o con beneficio di inventario. L’accettazione pura e semplice comporta l’accettazione di tutti i beni del defunto, rendendo l’erede responsabile delle passività anche oltre il valore dell’eredità.
L’accettazione con beneficio di inventario permette agli eredi di accettare l’eredità limitatamente al valore dei beni ereditati, proteggendosi dalle passività che superano tale valore. In questo caso, sarà necessario procedere a un inventario formale dei beni e presentarlo alle autorità competenti entro determinati termini.

Una volta presa la decisione di accettare l’eredità, gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione attraverso il modello telematico 2019 delle Agenzie delle Entrate. Termini previsti per la presentazione? Entro 12 mesi dalla data di decesso del titolare dell’immobile. In caso di rinuncia all’eredità, si dovrà dare comunicazione attraverso atto notarile o con una dichiarazione alla cancelleria del Tribunale del luogo di apertura della successione.

La tassazione per successioni immobili

Ereditare un bene immobile comporta una serie di oneri fiscali che devono essere adempiuti dagli eredi.

In particolare, si dovrà procedere al pagamento dell’imposta di successione. Si applica al valore dei beni ricevuti la cui aliquota è calcolata in base al grado di parentela tra l’erede e il defunto:

al coniuge, ai figli, ai genitori, ai nipoti: l’imposta di successione è pari al 4% del valore dell’eredità, ma solo per la parte che supera 1.000.000 di euro.

a fratelli o sorelle: l’imposta di successione è pari al 6%, ma solo sul valore dell’eredità che supera 100mila euro;

ad altri parenti fino al 4° grado, affini in linea retta e affini in linea correlata entro il 3° grado: l’imposta di successione è pari al 6% del valore dell’eredità;

ad altri soggetti non legati da nessuno dei suddetti vincoli di parentela: l’imposta di successione è pari all’8% del valore dell’eredità senza franchigie.

in caso di erede portatore di handicap grave: l’imposta grava solo per la parte di eredità che supera 1,5 milioni di euro. Per accettare un’eredità, è importante seguire attentamente ogni fase del processo e consultare professionisti come notai o avvocati per garantire la corretta gestione degli aspetti legali e finanziari.

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