L’affitto con riscatto è una formula alternativa alla compravendita tradizionale, sempre più richiesta da chi desidera acquistare casa ma non può (o non vuole) farlo subito. Questo meccanismo unisce i vantaggi dell’affitto e dell’acquisto, permettendo di abitare da subito l’immobile con la possibilità di comprarlo in un secondo momento.
Vediamo nel dettaglio come funziona, quando conviene e a cosa prestare attenzione.
Come funziona l’affitto con riscatto
Con l’affitto con riscatto, anche detto “rent to buy”, il futuro acquirente e il proprietario stipulano un contratto in cui si stabilisce che:
• L’inquilino prende in affitto l’immobile per un periodo di tempo definito (di solito dai 2 ai 5 anni)
• Una parte del canone mensile viene “accantonata” e sottratta dal prezzo finale dell’immobile
• Alla scadenza del contratto, l’inquilino può decidere se esercitare o meno il diritto di acquisto.
È importante distinguere tra canone di locazione e quota di riscatto: il primo è il pagamento per l’uso dell’immobile, mentre il secondo è un anticipo sull’acquisto.
Ad esempio, se il canone è di 800 euro al mese, e 300 euro sono destinati al riscatto, in tre anni si accumuleranno 10.800 euro da scalare dal prezzo finale.
Vantaggi dell’affitto con riscatto
L’affitto con riscatto è particolarmente vantaggioso per chi:
• Non ha subito accesso al mutuo, ma prevede di poterlo ottenere nel giro di pochi anni
• Vuole iniziare a vivere nella casa che intende acquistare
• Ha bisogno di tempo per mettere da parte un anticipo
• Desidera “testare” la casa o la zona prima dell’acquisto.
Questo tipo di contratto consente di “bloccare” il prezzo di vendita al momento della firma, evitando rincari futuri, e di abitare l’immobile fin da subito senza perdere i soldi versati in affitto.
L’affitto con riscatto può convenire in diversi casi:
• Giovani coppie o lavoratori precari che hanno bisogno di tempo per costruirsi una stabilità economica
• Chi ha un ISEE basso, ma è in attesa di agevolazioni o incentivi per l’acquisto
• Chi vuole ristrutturare l’immobile prima del rogito, magari accedendo a bonus casa attivi.
A proposito di ristrutturazioni, segnaliamo che alcuni bonus (come il Superbonus o il Bonus Casa 50%) sono riservati ai proprietari o promissari acquirenti. Nel caso dell’affitto con riscatto, l’inquilino può avvalersi delle detrazioni solo se il contratto è registrato e prevede una clausola di impegno all’acquisto.
Per approfondire, puoi visitare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Cosa valutare dell’affitto con riscatto
Prima di firmare un contratto di affitto con riscatto, è fondamentale valutare:
• La solvibilità del venditore: se il proprietario avesse debiti o pendenze potrebbero nascere problemi.
• La sostenibilità del canone: le rate devono essere proporzionate al tuo reddito.
• Le clausole del contratto: è bene farsi assistere da un esperto per evitare ambiguità.
• Cosa accade se non si compra: nella maggior parte dei casi, la quota versata come acconto non viene restituita.
Per questo è importante affidarsi a professionisti del settore immobiliare, in grado di guidarti in ogni fase. Se stai valutando l’affitto con riscatto come soluzione abitativa, GNM Immobiliare è al tuo fianco per analizzare l’opportunità. Contattaci per una consulenza personalizzata o passa a trovarci in agenzia.